Sede Operativa VVF CRI PC

” ...Gli edifici non sono tutti ideati per lo stesso scopo, ne conviene? Lo scopo, il luogo, il materiale, devono determinare la forma che la costruzione dovrà assumere. Nulla può essere razionalmente bello ed artistico se non è nato da una ben chiara idea base, ed è l’idea stessa che deve anche determinare ogni dettaglio. Un edificio è una cosa viva, come un essere vivente, come un uomo. Deve servire allo scopo per cui è stato ideato, per cui è nato…” La Fonte Meravigliosa, Ayn Rand, 1943

La tipologia architettonica storicamente presente ed il luogo determina e influenza l’intervento facendo si che risulti inserito in maniera pacata nel contesto.


I tre blocchi riprendono il linguaggio architettonico rurale presentandosi come semplici volumi a falde. Il progetto s’inserisce nel contesto assorbendone le caratteristiche peculiari ma esprimendo un proprio carattere. La pelle esterna, attraverso l’uso del colore, dichiara funzione e presenza dell’intervento facendone un landmark. L’uso del legno nei dettagli di facciata e nel castello di manovra lega il tutto ai toni del territorio circostante.

L’alto profilo funzionale delle sedi operative scandisce le regole dell’organizzazione spaziale/ compositiva individuando tre blocchi disposti a pettine distinti tra loro da corti comuni ma legati da un setto murario, il cui profilo segue l’andamento delle coperture a falda, sul fronte di accesso a sud.

Una struttura concepita come di “emergenza” deve essere razionalizzata al massimo per ottimizzare i costi, la costruzione la gestione e il suo utilizzo quotidiano. Lo stato di necessità dato dalla situazione attuale nei paesi colpiti dal sisma, è stata la base da cui sono nate tutte le riflessioni progettuali, che hanno portato al disegno di un impianto che fa della semplicità costruttiva, compositiva e distributiva il sui punti di forza.

anno: 2014

progettisiti: Devvy Comacchio, Paolo Didonè, Sergio de Gioia, Fabrizio Michielon

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